Poichè la vita ha un limite, è fondamentale l'ideale per il quale lottiamo. Far crescere un altro essere umano: non è forse questo il compito più nobile che ci sia?( Ikeda )

sabato 8 marzo 2014

Jogurt

Mi sento uno jogurt a scadenza. 
Dal quando dici che sei incinta diventi tutta una data. 
Data del parto, data di gestazione, data ultima mestruazione, che ho imparato a memoria da subito,data concepimento, data degli esami da fare. 
Nessuno ti chiede più "come butta", ma subito : quando nascerà? A che settimana sei? 
Ecco, il conteggio delle settimane, questo è stata una nota dolente, una volta si contavano i mesi, quindi era piuttosto semplice, ora si va a settimane e non puoi trassare, tutto dove vai ti chiedono le settimane. Se vuoi prendere una medicina, se devi prenotare una visita, comprarti un paio di pantaloni. 
All'inizio ero davvero spiazzata poi la tecnologia come sempre  è arrivata in mio aiuto, una fantastica app sull'iphone che mi manda un messaggio per avvertirmi quando passo da una settimana all'altra e pure per ricordarmi gli esami che devo fare. 
Ohhhhhh, altrochè agende di gravidanza, moleskine con numeri scritti a mano,calendari pieni di sigle ( Di queste vi parlerò più avanti ) ma una bella app in cui tu inserisci un'unica volta  la fatidica data imparata a memoria dell'ultima mestruazione e da lì...lei fa tutto da sola.  
Così a ogni visita, con l' iphone alla mano, nessuno mi coglie impreparata. Sarebbe tutto perfetto tranne che per una cosa, sulla home page compare a caratteri cubitali il countdown " mancano 178 giorni alla data del parto",giusto  per ricordati che in fondo, con teconologia o senza teconologia, sei sempre uno jogurt a scadenza.

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